È noto a tutti che il disco base e il disco dinamico sono due tipologie di disco rigido. Sono entrambi ampiamente applicati a Windows. Molte persone preferiscono il disco base perché è semplice da utilizzare, mentre gli utenti avanzati e gli amministratori IT preferiscono l’utilizzo del disco dinamico perché offre la possibilità di gestire i dati su più dischi rigidi all’interno di un computer.
I dischi di base possono organizzare i dati per mezzo di partizioni primarie, partizioni estese e unità logiche. Lo svantaggio del disco di base è che non consente di estendere il volume di una partizione su un altro disco. Pertanto, alcuni utenti preferiscono scegliere il disco dinamico per ricostruire una partizione in modo da far uso dello spazio su più dischi. Abbiamo visto già come convertire disco base in disco dinamico.
Però qui di seguito vedremo l’operazione inversa cioè come convertire disco dinamico in disco base senza perdere dati.
Sommario
Convertire Disco Dinamico in Base senza perdita di dati
Col sistema operativo Windows 11/10/8/7/2000 / XP / Vista e Server 2003/2008 (32 bit e 64 bit), è un gioco da ragazzi effettuare la modifica di un disco di base in dinamico utilizzando lo strumento integrato Gestione Disco oppure lo strumento diskpart.exe. Non è però così banale e semplice cambiare un disco dinamico in disco di base. Per effettuare questa conversione un disco dinamico deve solitamente essere vuoto e questo è spesso un problema per gli amministratori.
Affinché si possa convertire un disco dinamico in base, senza dover cancellare tutti i dati, si può però optare per una soluzione software professionale come quella offerta da Aomei Partition Assistant, un programma progettato sia per utenti domestici che professionisti in grado di effettuare numerose operazioni sui dischi e sulle partizioni. Puoi scaricare la versione demo gratuita dal pulsante seguente.
Subito dopo l’installazione e l’avvio del software vedrai una schermata principale che mostra i dischi e partizioni presenti nel sistema, con le loro tipologie (disco base, dinamico, primario, logico, spazio non allocato ecc…).
In alto al programma ci sono le funzioni principali pronte da utilizzare. Nel nostro caso bisogna premere sulla funzione CONVERTIRE e poi seleziona l’opzione “CONVERTIRE DISCO DINAMICO”
Dopo aver cliccato questa opzione si aprirà una finestra con la procedura guidata di conversione del disco dinamico. Ecco la schermata che apparirà:
NB: Questa funzione però è attiva solo acquistando la licenza della versione PRO di Aomei Partition Assistant.
Clicca su AVANTI per procedere:
Potrai scegliere tra due metodi: la conversione di un disco dinamico in disco di base o la conversione di un volume dinamico in partizione di base. Supponiamo di scegliere il primo metodo. Nello step successivo verranno visualizzati i dischi dinamici presenti nel computer
Infine seleziona il disco che vuoi cambiare in “base” e clicca su AVANTI per avviare la conversione:
Il processo durerà solamente qualche secondo e, cosa molto importante, i dati presenti su quel disco NON verranno cancellati!
Differenze tra disco di base e disco dinamico
Disco di Base
- Partizioni Primarie e Logiche: I dischi di base utilizzano partizioni primarie e partizioni logiche. Una partizione primaria può contenere un sistema operativo avviabile, mentre le partizioni logiche sono utilizzate per organizzare dati.
- Limitazioni di Ridimensionamento: Le partizioni su un disco di base hanno alcune limitazioni quando si tratta di ridimensionarle. Ad esempio, per estendere una partizione, è spesso necessario disporre di spazio non allocato contiguo.
- Gestione Tradizionale: La gestione delle partizioni sui dischi di base è più tradizionale, e il ridimensionamento delle partizioni potrebbe richiedere la formattazione e la perdita dei dati.
Disco Dinamico:
- Volume Dinamico: I dischi dinamici utilizzano il concetto di “volumi dinamici” anziché partizioni. I volumi dinamici consentono di combinare spazi non allocati da più dischi, semplificando la gestione dello spazio di archiviazione.
- Estensione senza Formattazione: Una delle caratteristiche principali è la capacità di estendere e ridurre i volumi senza doverli formattare. Questo fornisce una maggiore flessibilità nella gestione dello spazio di archiviazione.
- Mirroring, Striping, Raid: I dischi dinamici supportano funzionalità avanzate come la creazione di volumi mirror, striping o RAID (Redundant Array of Independent Disks) per migliorare la sicurezza o le prestazioni.
- Gestione Flessibile: La gestione dei dischi dinamici è più flessibile, consentendo la creazione di volumi spanned (volumi estesi su più dischi) e striped (dati distribuiti tra più dischi per migliorare le prestazioni).
Considerazioni Generali:
- Compatibilità: I dischi dinamici non sono sempre compatibili con tutti i sistemi operativi e possono causare problemi se si tenta di avviare un sistema operativo diverso da Windows su un disco dinamico.
- Backup: È importante eseguire backup regolari prima di apportare modifiche significative alla configurazione del disco, indipendentemente dal tipo di disco utilizzato.
In sintesi, la scelta tra disco di base e dinamico dipende dalle esigenze specifiche dell’utente e dalle funzionalità richieste. I dischi dinamici offrono una maggiore flessibilità nella gestione dello spazio di archiviazione, ma è essenziale comprendere le implicazioni e fare un backup prima di apportare modifiche.
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Tutto bene, ma solo fino a 2 TB, poi viene detto che per ora non si può fare di più…